IL PILOTA...

Il "pilota" sarei io.




Questo è una sorta di curriculum vitae per capire come sono finito a questo punto.


MASSIMO “POLPO” NERIOTTI.
Nato a Torino nel 1962. Motociclista in teoria da quando ha dodici anni, a quindici lo diventa davvero, prima moto: Ciao Piaggio verde cetriolo, rubato dopo due anni da un truzzo di nome Antonio, "Andò" per gli amici truzzi. Io non l'ho visto mentre lo rubava ma lo so che è stato lui, in ogni caso aveva troppi precedenti penali per mettermi a discutere. 
Andò, quello era il mio motorino...
Da quel giorno in avanti ridona la vita a dei catenacci scartati anche dalle discariche abusive. Fa il motociclista coi catenacci perché soldi non ne ha. Si diverte come un pazzo e fa strage di cuori perché le sue moto erano catenacci di classe e lui è bello da morire.
Nel 1990 si laurea in Medicina Veterinaria a Torino con sorpresa di tutti che ormai non ci credevano più, eppure, lui... ci è riuscito. 
È specializzato in odontoiatria per cavalli ed esercita la sua professione nel nord e centro d’Italia. Con questo lavoro mantiene due figli e varie motociclette alcune delle quali sembrano masticate da un grizly psicotico per il troppo enduro praticato.
Viaggia su qualsiasi mezzo motorizzato a due ruote dall’età di quindici anni e non smette mai. Nel lontano 1988 presta il Servizio Militare presso l’Arma dei Carabinieri per comperarsi una BMW da strada che possiede ancora oggi. 
Scopre l’enduro a quarant’anni in seguito a una bruciante delusione d'amore e capisce che la sua moto ideale appartiene alla Classe XR, si compera quindi una Honda XR 600 RR Sport del '94 immatricolata a Napoli, appartenuta a cinque proprietari precedenti, tutti napoletani (lo giuro) che viene battezzata la "Bombarda" e da quel giorno del lontano gennaio 2002 diventa un'altra persona e brucia molto in fretta tutte le tappe classiche dell'enduro, specialmente le facciate in terra. 
In quell'anno Giampi Quaglino, noto dakariano piemontese, lo trascina di peso in Algeria per buttarlo nel turbine dei viaggi africani. Sua fedele compagna sempre la Bombarda. Si rompe ogni osso su e giù per la famigerata Pista dei Fortini, sette giorni di dolore, lacrime, sangue e tanto sudore. Alla fine del viaggio impara, per disperazione, a guidare la moto tra le dune. Quando comincia a divertirsi è ora di tornare a casa. Tornerà nel deserto molte altre volte. Infatti lo chiamano il Tuareg della Bassa.
Nel 2003 viene iscritto a una gara del Campionato Italiano Motorally, per scherzo e di nascosto, dalla perfida Enrica Perego, partecipa senza capire che succede, é travolto dall'emozione ma non arriva ultimo. Anzi, alla seconda speciale di quella indimenticabile gara affibbia proprio alla perfida Perego 33 secondi e 19 centesimi, un vantaggio che passerà alla storia. A lei, per dire, ancora brucia.
Da quel giorno il tarlo della competizione si fa strada dentro di lui, anche tra i capelli e lo porta a partecipare ad altre gare di motorally e di enduro fino al difficilissimo Rally di Sardegna 2004 dove, con la moto più vecchia di tutto il parco moto, la sua inseparabile arcinota Honda XR 600 RR Sport, si classifica al 78° posto su 120 partenti ma viene dichiarato all'unanimità vincitore della classifica assoluta. È quindi da considerarsi il vincitore di quellaa durissima edizione del Rally di Sardegna senza star lì a far polemiche e distinguo. In quell'edizione anche il famoso pilota della Dakar, Nani Roma, si offre di essere suo sponsor donandogli due simbolici euro. Nani Roma ha proprio insistito a essere anche lui nella rosa dei tanti sponsor del Polpo pronunciando il suo famoso motto: "Mas Gas, Mas Tienes!"
Dal 2003 collabora regolarmente con Motociclismo FUORIstrada e Motociclismo e ancora non si capacità del come tutto questo sia potuto accadere.
Per conto di queste due riviste realizza servizi di enduro e di turismo curando il testo e le fotografie, in Italia e all’estero (Francia, Inghilterra, Tunisia, Libia, Namibia, USA);
Nel dicembre del 2004 pubblica un libro intitolato GUADAMI NEGLI OCCHI dove racconta tutte le sue esperienze di enduro e gare. (Edizioni Rebus, La Spezia.);
Nel settembre del 2008 pubblica un volume a fumetti ispirato alle storie di Guadami Negli Occhi, intitolato POLP FICTION. (Edizioni Rebus, La Spezia.);
Nel marzo 2009 pubblica un nuovo libro: ENCICLOPEDIA POLPOSA DELL’ENDURO. Una sorta di carrellata semi seria del mondo dell’enduro in forma enciclopedica (Edizioni Rebus, La Spezia), con la prefazione di Giò Sala (10 titoli mondiali di Enduro, tuttora in attività) della quale è molto orgoglioso.
E adesso si lancia in questo viaggio, lui sa che gli dei lo proteggeranno perché hanno una gran pazienza. 
Ha una esperienza di meccanica.
Parla inglese fluentemente. 
Ha dimenticato il francese tanti anni fa ma ha capito che in America non serve.
Non gli piace il caffè.
Quando vuole porta i capelli lunghi.
Non è molto bravo in matematica, la tabellina del sette da metà in avanti lo mette in difficoltà ancora oggi.
Essendo un dakariano dentro, pensa che il gps sia un'invenzione inutile e crudele.
È un grande cuoco.
È bellissimo.
Piace molto.