sabato 20 agosto 2011

NEVADA-OREGON

Altri cioccolatini dalla solita scatola. Se vogliamo escludere la sabbia del rene sinistro.
Questa mattina sono stato invitato a colazione da un gruppo di religiosi al loro campo scuola sulla Bibbia, hanno pregato anche per me e la colazione era buona.
Oggi ho deciso di fare un giro tutto mio, fanculo le mappe, ho usato altre indicazioni di un amico e il gps. Risultato: ho allungato la mattina in maniera esagerata, 100 miglia sulle montagne semi desertiche dell'oregon, come al solito gli alberi segnalano un ranch altrimenti la vegetazione è quella salvia selvatica che ricopre arizona utah, nevada e parte dell'oregon. Le montagne di oggi erano molto affollate, ho incontrato quattro cowboys che stavano trasferendo circa duecento vacche ai pascoli più bassi. Sembrava di essere in un film. Fischi, polvere, muggiti, cacche.
E poi per altre ore, nessuno. Rientrato in nevada la sabbia ha cominciato ad agitarsi nel rene sinistro e mi sono rifatto di buscopan e un paio di panini buoni. E molta acqua, bevo come un dromedario.
Poi due maroni così sull'asfalto perchè di fare altre cento miglia nel deserto con le ruere e le pietre piegato in due non ne avevo voglia.
Ho visto dei posti pazzeschi però, gli occhi degli europei non sono abituati a queste distese di spazio. Difficile da spiegare, difficile da immaginare.
Improvvisamente, nel giro di venti chilometri, finisce il deserto e cominciano di nuovo i boschi coi pini e gli abeti e i torrenti.
Ora sono definitivamente in Oregon.
Lo sapevate che l'Oregon si chiamo così perché ci coltivano centinaia di ettari di origano? Il più buono del mondo.
E secondo voi, perché il Basilicon si chiama così?

Non riesco a capire se mi mancano due giorni o tre giorni. In realtà faccio finta di nulla.
Baci.


venerdì 19 agosto 2011

COLICA IN NEVADA

Ieri sera e nella notte ho avuto una colica renale, forse perchè bevo acqua ricca di sali?
Un male terribile, risolto con due buscopan. Ho sognato che un indiano medico mi curava con delle erbe e poi stavo meravigliosamente.
Il tizio in moto nella foto di ieri è un tale che ho conosciuto col suo amico in Moab Utah ma loro facevano tutto un altro giro. Ieri ci siamo incrociati nel deserto dopo cinque giorni.
Il deserto è troppo piccolo a volte.
Saluti.
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p.s. Caro POLPO, sei comunque più in forma di questo tuo simile...
lui sì che è bollito!
G.


NEVADA QUATTRO

Tutti I giorni capita qualcosa, incontro qualcuno. Oggi è stato impossibile navigare. Per 70 miglia ho viaggiato solo con la bussola, verso nord ovest. Ma non sapevo dov'ero. Non c' era modo di far combaciare miglia e mappe, piste e punti di riferimento. Un troiaio. E nessuna coordinata da confrontare. A mezzogiorno ho incontrato due cacciatori.
Andavano dove avrei voluto andare se avessi saputo come
arrivarci e se avessi capito indoveminghia ( dove) mi trovavo. Hanno circa sessant'anni e conoscono molto bene quel deserto grande come la Lombardia e guardando le mappe hanno capito che c'era del casino (confusione).
Mi hanno dato indicazioni. Un'ora dopo ci siamo ritrovati e abbiamo organizzato un picnic nel deserto: panini, birra, pistole e fucili.
Abbiamo passato due ore a mangiare, bere, sparare alle lattine e raccontarcela sulla bellezza della vita e l'importanza del karma. Era dall'89 che non sparavo e non è che io sia un gran pistolero. I due arzilli sessantenni sono più brqvi di me. Ho sparato con una colt 45, una smith & wesson 44 magnum, due automatiche tipo luger e un fucile remington.
Quando sono ripartito non ero proprio tutto dritto, le orecchie fischiavano, il sole scaldava e la navigazione non tornava. Ho fatto ancora una trentina di miglia e finalmente ho trovato una strada buona e ora sono a McDermitt. Domani entro in Oregon. Quando torno a casa dovrò fare un tagliando generale, prima cosa l'esame delle urine, da venti giorni sento una roba tipo cistite, poi anche i piedi avranno bisogno di una guardata e poi vorrei dormire e vorrei un massaggio totale globale e un piatto di pasta col pesce e una macedonia col gelato del siculo, vermentino di Sardegna ghiacciato, crema novi come se piovesse.
Zia Mary Bombardona e io siamo ricoperti di polvere bianca, oggi ne abbiamo mangiata tanta.
Sono le otto, mi sento come se avessi fatto il pistolero tutto il giorno, vado a dormire.
Grazie a tutti voi.

Le ultime due foto sono di Mc Dermitt, il posto dove dormo questa notte: un piccolo casinò/ristorante dove sto mangiando un'insalata, due benzinai, un motel, sette case. Le vedute sono della mani Street che è anche la hwy 95, sud e nord. Da spararsi nelle palle con una 44 magnum, sempre che uno sappia sparare e io modestamente nella vita ho fatto mille mestieri, anche il pistolero...

giovedì 18 agosto 2011

NEVADA TRE

Ho visto I cavalli selvatici. Purtroppo era un branco piccolo, mi sono fermato, ho spento il motore e li ho guardati. Erano a cinquanta metri da me, il capobranco ha deciso di aumentare la distanza di sicurezza e al piccolo trotto si sono allontanati. Li ho visti e forse ne vedrò altri domani. di questo sono contento.
Gran bella giornata quella di oggi, passata di nuovo in piena solitudine. Tra Eureka e Battle Mountain ho percorso circa 130 miglia di deserto e non ho incontrato nessuno. Solo un po' di vacche e quei cavalli.
Ieri Dion e Trish mi avevano avvertito, sto viaggiando nella
zona meno abitata degli USA. È vero. Ho attraversato valli e catene montuose e ancora valli e ancora montagne completamente disabitate. Effetivamente fa impressione tutto questo spazio vuoto. Ho pranzato con un mandarino e due barrette di semi e frutta secca seduto in mezzo a una
stradina di polvere all'ombra della moto. Mi è venuta in mente una spiaggia di ferragosto, i miei vicini di ombrellone erano una decina di vacche e vitelli.
Il Nevada è vuoto.
Domani dovrebbe essere l'ultima parte del nevada poi dovrei entrare in california per un pezzo e nei giorni successivi in Orengon. Cazzarola il viaggio sta finendo.
Fuori dalla mia stanza, mentre stendevo il bucato su Zia Mary, ho incontrato un tizio. Il dialogo è stato il seguente:
Hey, da dove vieni?
Dall'italia.
Wow che coincidenza, io sono appena tornato dal Belgio!!!
Penso: estiqaatisi!
Come mai sei stato in Belgio?
Sono andato a trovare mia figlia, ma ho sempre desiderato andare in Italia a vedere Roma, Grecia, Venezia, solo che quando si va in europa c'è tanta roba da vedere... Buon viaggio eh!
Si, grazie, ciao.

PS ho inserito una foto di una signorina che adora i capelluti di San Marino, vitellone per vitellona per tre e quattordici...
Giuocody so di farti contento.

Baci a tutti.

mercoledì 17 agosto 2011

NEVADA 2

Telegrafico, abbiate pazienza, giornata tra le più toste.
160 miglia lente di deserto mi hanno ridotto in carpione.
Alle quattro ero ancora in alto mare, per cambiare ritmo e arriva a Eureka in tempo per trovare una stanza ho preso la hwy 50, ho percorso un pezzo di storia americana, è stata la prima hwy costruita e va dal Maryland a San Francisco. La stanza non l'ho trovata ma Tricia e Dion mi hanno offerto il loro divano, gentilissimi. Il Nevada è bellissimo e vuoto, ho guidato sette ore senza vedere un anima.
Saluti a tutti.

lunedì 15 agosto 2011

BAKER, NEVADA.

Ho deciso di fermarmi qui a Baker un giorno in più, si sta troppo bene, lontano da tutto. Sopra la porta della mia stanza vive una piccola comunità di rondini, davanti alla mia finestra cresce una piccola pianta di uva, vive e vegeta solo perché a venti metri corre un piccolo corso d'acqua che va a nutrire dei campi di erba medica coltivata nel mezzo del deserto e questo crea frizioni tra gli abitanti di Baker. Storie vecchie che risalgono al tempo in cui qui ci vivevano solo gli indiani.
Ho conosciuto altra gente, con la mente spalancata sul mondo e su mondi diversi dal proprio e questo mi piace molto.
Ne approfitto per rinnovare l'olio di Zia Mary e poi andrò a vedere delle grotte di un parco nazionale qui vicino.
In fondo la vita non è così grama.

NOTTE IN NEVADA

Alla fine di cento miglia di asfalto quasi del tutto dritte avevo due scelte: il motel vicino al benzinaio, un posto da spararsi tra le palle con una smith & wesson oppure ficcare il naso a Baker, tre miglia più avanti. Bisogna sempre ficcare il naso. Trovato questo posto di cui ho detto prima e sono stato adottato da una famiglia che vive vicino a Los Angeles.
Notte di luna piena e lampi silenziosi all'orizzonte. Birra artigianale, pizza, insalata greca buonissima in un villaggio che fa 55 anime e non si vedono. Grilli come se piovesse. What else?

UTAH 4

Mai vista una cosa così, Zia Mary si è fermata nel bosco perchè c'era poco olio nel motore.
Ero in seconda su una stradina lenta e infangata. Si è fermata.
Tre giorni fa il livello era a posto ma poi c'è stato l'ultimo giorno di Montagne Rocciose, la Monument Valley e ieri il canyon che ci ha seriamente massacrati e una lunga deviazione su asfalto caldamente consigliata da un ranger quando ha saputo dove stavo per entrare. Si tratta di un lungo tratto di sabbia e nella mattina e nel pomeriggio c'erano stati forti temporali che hanno allagato tutto.
Insomma, poco olio. Ne avevo da parte mezzo chilo, l'ho aggiunto e Zia Mary è ripartita senza fare una piega. Dopo trentadue km ho trovato un paesetto, benzinaio chiuso e allora mi sono accorto che oggi è domenica. Altre sei miglia e ho trovato altro l'olio. Per evitare altri casini ho dovuto fare un altro asfalto perchè il
percorso del pomeriggio prevedeva 120 miglia di niente acqua, benzina e persone. Non potevo rischiare di rimanere la in mezzo col motore cotto. L'asfalto corre a circa cinque miglia dalla pista. Be' per un'ora ho viaggiato tra due enormi laghi. Il deserto era sommerso!
Sull'asfalto ci sia fatti due maroni così per 100 miglia, non c'era niente e nessuno e adesso siamo un po' cotti. Il motore ha girato bene senza incertezze.
Ora siamo in un micro villaggio in Nevada, Baker, 55 abitanti ma è un bel posto, nel mezzo del nulla, c'è uno store/ristorante/motel gestito da un italiano di seconda generazione americana, i suoi nonni venivano da Napoli. Questo è un posto diverso, sto ascoltando musica di Pat Metheny e mi hanno servito un panino con pane vero e acqua senza ghiaccio.
Il proprietario ha vissuto anni a New York e in California.
Se non ho sbagliato i calcoli dovrei finire tra sette giorni. Mi rimangono solo sette giorni. Nessuna voglia di arrivare ma allo stesso tempo ho curiosità di arrivare. La vita è strana.

domenica 14 agosto 2011

UTAH 3

Giornata dura. Le sorprese non arrivano solo dalle persone, anche dai posti.
Oggi è stato il turno di un canyon. Black dragon canyon.
La parte dura è lunga 5 miglia. Ci sono stato dentro un'ora e a un certo punto ho pensato che ci avrei passato la giornata.
Pieno di pietre, la scorsa primavera i temporali hanno fatto un macello. Con Zia Mary abbiamo fatto del gran trial ma ci è bastato una volta e non abbiamo intenzione di ripetere l'esperienza. Ce l'abbiamo fatta, abbiamo bevuto molta acqua e sudato moltissimo. Certo dopo la cena Cajun di ieri sera e due birre medie rosse, oggi mi sentivo più vicino a Bombolo che a Yuri Chechi ma ce l'abbiamo fatta. Domani attraverseremo un lungo tratto di deserto e verso sera arriveremo in Nevada. La cena di stasera e la colazione di domani le vedete nella foto. Con gli hamburger cajun ho chiuso. Socchiuso.

p.s. Lo spot ha ricominciato a funzionare! (ndG)