sabato 2 luglio 2011

ZIA MARY (RI)VISTA DA ALBERTASH

Albertash è un genio della matita, non so come altro descriverlo.
Fa disegni bellissimi con la stessa naturalezza con la quale io piaccio alla femmine, con la stessa naturalezza con la quale mi pettino i capelli.


giovedì 30 giugno 2011

TED SIMON, UNO DEI MIEI POCHI EROI

Se sto per partire lo devo anche a lui, a Ted Simon.
Per una fortunatissima sequenza di casualità, sono entrato in contatto con lui attraverso la posta elettronica a trent'anni di distanza dal giorno in cui ho incontrato il suo primo libro sullo scaffale di una piccola biblioteca: "I Viaggi di Jupiter"- il giro del mondo in motocicletta.
L'ho letto sette volte quel libro e poi ho cominciato a cercarlo.
Da quel giorno sono cambiate moltissime cose per me e sono arrivate anche le moto e i viaggi.
Ha ottant'anni Ted Simon, va ancora in moto, gli ho scritto pochi giorni fa, abita in California, a nord di San Francisco. Gli ho fatto sapere che parto e che siccome gli passerò davanti a casa mi piacerebbe incontrarlo, anche se per un solo minuto e una stretta di mano.
Mi ha invitato a stare da lui, e lui sa bene cosa significa viaggiare in moto e trovare ospitalità.
Porterò con me la mia copia di "Jupiter", ha detto che sarà felice di autografarla.
Questo è bello.




mercoledì 29 giugno 2011

IPOD NANO TOUCH

Ieri una mia amica mi ha fatto un dono prezioso del quale non sospettavo l'esistenza.
Mi dice:" Maaaa... per la musica come farai?"
"Be', ci ho pensato e ho deciso di portare la mia collezione di vinili e cd, con tutto quello che gli va dietro."
Mi ha guardato come si guarda un cretino, è uscita e dopo mezz'ora è tornata con una scatolina bianca.
Sapevo degli ipod ma non ci avevo mai fatto caso. Questo gioiello che da ieri sera campeggia in casa mia è un miracolo di tecnologia.
Pesa 16 grammi!
Ha la radio!
Ha il voice recorder!
Ci stanno dentro circa 15.000 pezzi musicali!
Ha l'orologio!
Tecnologia Apple, nothing to add.

Magari per molti di voi è niente di che, per me sono gli specchietti e le perline che affascinano un selvaggio dei boschi.

IL TRACCIAMENTO

Se guardate in cima alla colonna di destra, ho inserito una mappa degli USA, questa:



Se ci cliccate sopra entrate nella mappa USA dello SPOT, il localizzatore satellitare che mette giù una mollichella dietro l'altra sottoforma di bandierine.
In questi giorni non si vede ancora nulla perché l'ordigno deve essere acceso, deve capire in che parte del mondo si trova e poi lui mostra la mappa.
Quando avverrà il lancio ufficiale vedrete la mappa.
Lui mette giù una bandierina ogni dieci minuti lungo il percorso ma potrete vedere solo l'ultima settimana di percorso, non mantiene la memoria di tutto il viaggio.
Se vedete che le bandierine si sono tutte raggruppate sullo stesso punto da cinque giorni ci sono due possibilità: o l'aggeggio non funziona oppure mandate i cani a cercarmi.

lunedì 27 giugno 2011

UN PICCOLO OGGETTO, un pippolo.

Oggi ho ricevuto in dono un piccolo oggetto accompagnato da un biglietto:
"Caro Polpo, contribuire a un viaggio è un po' come esserci. In bocca al lupo. Jago."
Questo è il piccolo oggetto che ho cercato per mari e per monti e non si trovava, sicuramente perso in un'altra casa, non ce l'avevano i rivenditori, non l'assistenza e nemmeno la Garmin Italia. Ho lanciato un messaggio in una bottiglia e il pippolo è arrivato da Jago, mai visto in faccia, non so chi sia ma mi ha risolto una apparentemente piccola seccatura. Ecco l'oggetto:



Si tratta del "pippolo" che va sul retro del GPS in modo che venga incastrato nel portagps e non si muova a ogni scossone. 
La sua sede è questa:



Bene, mi è stato donato e mi ha risolto un problema apparentemente banale. 
È un piccolo gesto, costa di più il francobollo e la busta che lo contiene.
Mi ha emozionato trovarlo nella busta eppure è una piccola cosa però ha ragione Jago, contribuire a un viaggio è un po' come esserci.
A mia volta anche io ho contribuito a dei viaggi. Tutto torna.
Grazie.

Quando ho aperto la  busta alla radio stava passando questo pezzo.










domenica 26 giugno 2011

MA... NON HAI PAURA?

Oggi Rotax, uno che gira col Si Piaggio truccato da galera, mi ha fatto una domanda a bruciapelo, mi ha chiesto se ho paura.
Mi ha sorpreso ma la risposta é venuta su spontanea. Si, gli ho risposto.
Poi ho pensato a quali paure sento, ho cercato di dare loro una faccia.
Ho paura di finire dentro a un bucone che trovo dietro una curva, magari una frana fatta dalla pioggia.
E quindi ho paura di farmi del male e non poter proseguire il viaggio.
Ho paura di perdermi in posti dove è meglio non perdersi.
Ho paura di tutti questi chilometri che devo fare ma ho la fortuna di potermi fermare quando sono stufo, non ho appuntamenti al ritorno in Italia. Ho un biglietto di ritorno con la data modificabile con poca spesa, me la posso prendere comoda.
Mi inquieta il caldo dell'estate che non ti molla un momento, anche di notte.
E, francamente, mi preoccupano i fulmini durante i temporali. Lì, davvero, se non trovo un riparo e mi trovo in mezzo a lande aperte, non so come difendermi. Ci penserò al momento. Forse dovrei aggiungere il parafulmine alla lista degli attrezzi da portare.
E poi non so, l'unica cosa che mi sono detto è che di questo viaggio ne farò un pezzo alla volta.
Però penso anche che oltre a un po' di paura ci saranno bellissime cose che capiteranno. La curiosità prende con prepotenza il posto della paura e quindi sono curioso di vedere cosa c'è dietro ogni curva, le persone che incontrerò, gli animali, i posti, gli odori e i cibi e poi penso a come staremo io e la mia moto che ci conosciamo ancora poco.
Una cosa che nasce sempre durante viaggi lunghi è un sottile legame tra me e la moto. Una sorta di fiducia reciproca, io conto su di lei e lei conta su di me. Questa volta avanzeremo in un paese sconosciuto, su strade mai viste prima e forse questo legame ci conforta della paura che ogni tanto possiamo sentire. In due ci si fa compagnia. Basta volersi bene e fidarsi uno dell'altro. Semplice, no?