sabato 6 agosto 2011

OKLHOMA/NEW MESSICO/COLORADO

Giornata indimenticabile.
Due giorni fa ho incontrato due motociclisti che fanno un pezzo della mia strada, tra tre giorni le nostre strade si dividono.
Ultima parte di Oklahoma poi si è spalancato nel vero senso della parola il cielo del New Messico. Beccato un temporale coi fulmini e gli schianti. Davvero brutto. Nel mezzo del posto più bello del mondo che è il New Messico. Stupefacente. Moltissima paura per i fulmini che cadevano davvero troppo vicini. Per fortuna abbiamo trovato una cabina di un cacciatore e ci siamo riparati dai fulmini fino alla fine del temporale.
Dopo dieci miglia a passo d'uomo per via di un fango impossibile si è rotta la catena di Zia Mary Bombardona. A passo d'uomo. Ho scoperto di aver perso la molletta che tiene bloccato il pignone al suo posto. Capitato in prima marcia, nel mezzo del nulla, un altopiano a 1500 mt verde di erba e blu di cielo. Durante un tramonto struggente.
E dove erano gli attrezzi per la catena? In Italia, lasciati in aeroporto insieme a tutti gli altri attrezzi per via del troppo peso del bagaglio. Ricomprato tutti i ferri in Usa e dimenticato di ricomprare gli attrezzi per la catena che con tanto amore Massimiliano Camoletto mi aveva donato. Ho avuto troppi casini dell'ultimo minuto da risolvere e altra merda italiana che mi ha distolto molta attenzione. Aggiungo un doveroso PORCA PUTTANA!
Risolto il problema con un pick up comparso dal nulla.
Ora sono in Colorado, ieri sera un orso banchettava dentro un bidone dei rifiuti. Micacazzi!
Oggi vado dal meccanico a comperare la catena.
Il New Messico è il posto più bello del mondo.
For Chip Blanchard: you were right, Usa are huge, leaving Oklahoma and entering New Messico is an experience!
Never forget.

venerdì 5 agosto 2011

OKLAHOMA 4

Metro dopo metro Zia Mary Bombardona e io andiamo avanti. Quello che mi dispiace è che forse siamo a metà strada, a volte rallento, le faccio tirare il fiato, ci guardiamo intorno rullando a bassa velocità oppure mi fermo, le spengo il motore e ascoltiamo il silenzio delle praterie. Magari un rapace giallino viene a vedere chi siamo. L'Oklahoma sembra fatto solo di praterie dove sparuti gruppi di vacche si godono il sole o l'ombra dei rari alberi.
Oggi grande giornata, 214 miglia per metà su un fango fatto di sabbia e ghiaino infidi. A volte si prendono delle imbarcate a 80 all'ora che ci svegliano di colpo, di certo non ci si annoia.
Quando saró in Utah mi verrà sostituito lo Spot. Dall'Italia si sono attivati l'importatore, mitico Tony Gialdini e uno dei manager europei per farmene avere uno in sostituzione del mio che pare morto definitivamente. Ci vorranno ancora alcuni giorni perchè prima di allora troverò piccoli villaggi dove non ci sono venditori di Spot.
Domani finiamo di percorrere il "pan handle", il manico della padella dell'Oklahoma, entriamo in New Messico e poi in Colorado.
Zia Mary Bombardona è commovente, ci parliamo, ci proteggiamo, ci accarezziamo, ci complimentiamo a vicenda quando siamo forti e ci spaventiamo quando le creste di sabbia non cedono al nostro passo che significa percorrre alcuni metri con la ruota posteriore che spinge e l'anteriore messa un poco di traverso, quel tanto che basta a stare svegli.
Poche foto oggi, sorry, troppo preso dalla guida e dal respirare aria diversa sui pascoli alti. Domani ne faccio di più.
Vorrei scrivere di più ma i pensieri si aggrovigliano con le immagini in un unico grumo di sensazioni, mancanze, pienezze, desideri.
Ho un pensiero chiaro in testa: non voglio più tornare a casa.

OKLAHOMA 3

Mattina grandiosa, mancavano solo le musiche di Ennio Morricone.
Dei pascoli alti avevo sentito dire solo nei film dei cowboys e indiani, oggi li ho attraversati per circa cinque ore. Ho incontrato dei veri cowboys e i loro cavalli, stavano lavorando delle vacche e i loro cavalli mi sono piaciuti tanto, fanno il cutting in un modo che sbalordisce. Il cutting è un modo di selezionare e tagliare i gruppi d i bovini dal resto della mandria stando in sella al cavallo, praticamente fa tutto il cavallo e quei cavalli sono delle
macchine da cutting. Eccellenti. Tutto questo è successo alla mattina. Il pomeriggio è stata una corsa dentro una sorta di deserto coltivato a frumento. Centinaia di ettari gialli. Piste dritte per 40 km alla volta. E a volte con mezza spanna di sabbia polverosa che richiede attenzione e manetta. L'ultimo miglio di oggi mi ha massacrato, la sabbia era alta due spanne. Pessima esperienza. Mai visto cose così. L' oklahoma è stupefacente. Sono un po' bollito. Vorrei una birretta fresca o un chinotto.

mercoledì 3 agosto 2011

GOMME CAMBIATE.

Ecco come si riducono le gomme in 1311 miglia (2100 km) fatti in grandissima parte su un misto di sabbia e ghiaia di misura variabile tra le nocciole e le uova.
Sono durate da martedì scorso a oggi, martedì. Li mortacci loro, spero che queste durino di più.
Domani torno sulla strada, in mezzo alla polvere, mettendo marce lungo strade infinite in mezzo a vacche nere e cielo blu, sospeso dentro un bolla di solitudine che non avevo mai provato prima. Tutto questo è bellissimo.
W l'ammore.

martedì 2 agosto 2011

OKLAHOMA 2

Oggi stop forzato dalla ricerca delle gomme, era l'ultima chance prima di lunghi tratti di piste dove il villaggio piu' grande ha 1000 abitanti. Saranno i prossimi due giorni.
Qui dove sono i due concessionari di moto non hanno gomme da enduro, finite dieci giorni fa. Mi e' toccato andare a Tulsa, 130 km tra andata a ritorno e se ne e' andata la mattina e un pezzo del pomeriggio. La tratta di oggi sarebbe stata di 320 km, solo un benzinaio nel mezzo, niente campeggi ( campeggi?) niente hotel lungo il percorso e non potevo farla solo nel pomeriggio, di piantare la tenda su un campo di erba bruciata non se ne parla, sarebbe stato piu' comodo dormire nel forno di un pizzaiolo.
Tulsa e' grande poco meno di Milano a occhio, ha i grattacielo, l'aeroporto internazionale, trovare il gommista dove avevo prenotato le gomme in anticipo e' stato un viaggio nel viaggio.
Le gomme messe su in Tennessee si sono durate 1211 miglia, sono diventate piatte come delle slick.
Le uniche disponibili erano le solite Dunlop 606, niente Michelin Desert.
Con queste gomme DEVO passare le Montagne Rocciose, spero che durino fino in Utah per l'ultimo cambio.
Domani parto all'alba. Viaggero' col fresco.
Non vorrei apparire insistente sulla faccenda del caldo ma ho appena provato un'esperienza mai provata prima. Sono uscito dalla mia stanza del motel per venire in questa biblioteca dove posso scrivere da cristiani.
Be' ho percorso circa due miglia di strada, il termometro non si ' mosso dai 58 gradi e ho fatto la stupidaggine di vestirmi con bermuda, t-shirt e casco. Niente guanti, niente occhiali, niente giacca e niente pantaloni. Mai piu'!
Doveva essere un trasferimento senza storia, e' diventata una tortura. Ho dovuto viaggiare con le gambe completamente divaricate perche' il calore del motore mi brucia letteralmente la pelle. Il sole brucia in maniera preoccupante. Tutta la moto scotta! E' un calore che non ho mai provato nemmeno nella parti piu' roventi di Sardegna e Sicilia in piena estate.
Qui tutti sembrano abituati, noi ci lamentiamo per nulla. Certo quando scatta il meccanismo della sete uno puo' arrivare a uccidere. Provato di ritorno dal gommista.
Insomma, domani parto all'alba.
Adesso vado a cercarmi qualcosa da mangiare.
Saluti.

COME I MATTI.

Dopo solo due settimane di viaggio comincio a parlare da solo, anche in inglese. E canto delle romanze. Oggi era il turno di una che fa: "questa o quella per me pari sono..." non ricordo a quale opera appartenga. Qualcuno di voi lo sa?

OKLAHOMA

Quant'è bello l'Oklahoma!
Vacche, molte vacche, molti cavalli e molti ranch. Qui peró non piove da mesi, è tutto secco.
Però oggi l'America si è aperta in un cielo immenso come certi immensi amori. Sono finiti i boschi e le foreste. Ora la vista apre tra cielo e vacche, nuvole piatte sotto, sole che arroventa tutti, persone, vacche, cavalli, moto, serpenti.
Oggi per ore ho viaggiato a 50 gradi. La foto che ho messo sotto segna 55, il termometro sale appena mi fermo, il tempo di togliere un guanto e fare la foto, in origine erano 50. Sono davvero tanti ma preferibili ai 40 della zona est che non ti fanno respirare. Questo è il Sud Ovest, baby! Terra che un tempo apparteneva ai Cherokee.
Ho capito che lo spot non funziona perchè l'ho mandato in tilt mettendo batterie al litio e batterie normali. Domani dovrebbe chiamarmi un assistente dall'Europa per dirmi che fare.
Per i medici, oggi ho bevuto circa otto litri di acqua e liquidi vari, ghiaccio compreso. Un ora fa ho prodotto un'urina color fango, circa mezzo bicchiere. Secondo me
è normale vista la perspirazione.
Saluti.
W l'ammore.

lunedì 1 agosto 2011

LO SPOT HA SMESSO DI FUNZIONARE.

Gli ho messo pile al litio come raccomandato ma non si aggancia ai satelliti.
Tony, che è l'importatore italiano, sta cercando di capire come fare.
Forse se guardate bene sulle fotografie di google potete vedermi in diretta.
Saluti e baci.

ARKANSAS/OKLAHOMA.

Ripartito. Di nuovo un tuffo nei boschi ma si cominciava già al mattino a sentire il cambiamento. L'aria è più asciutta ma più calda. Nel pomeriggio sono entrato in Oklahoma. Il termometro segnava 50 gradi fissi a settanta all'ora ma erano sopportabili. Oddio, l'aria brucia. Qui l'erba nasce già sottoforma di fieno.
Ho festeggiato il cambio di Stato facendo il bagno in un bel fiume, l'Illinois river, è un caso di omonimia, era troppo invitante, l'ho attraversato su un ponte di ferro, l'acqua verde, pulita, nessun pattume o schiuma chimica, una spiaggetta di ciottoli, non ho avuto dubbi. E l'acqua era pure fresca! E in più correntini ghiacciati tra i piedi. Una birra ghiacciata avrebbe perfezionato il quadro. È stato un bel benvenuto in Oklahoma.
Anche il cielo è diverso, questa sera c'era il cielo rosa come alle rocce rosa.

domenica 31 luglio 2011

BARBECUE IN DIRETTA.

I ragazzi sono tornati da un giro in moto con una cofana di cibo, southern barbecue, intere costate di maiale cotte col fumo di legna, le mettono su alla mattina e sono pronte alla sera, cuociono col fumo caldo a 65 gradi per ore. Diventano morbide con il burro, sanno di un profumo che ti fa morire, hanno un gusto che ti comuove, e poi delle salamelle lunghe una spanna e nere, accompagnate da una salsa agrodolce e un po' piccante, da birra messicana e da buoni amici. Che bello, cazzarola.
Scritto solo per fare invidia, c'era li mac sul tavolo che altro potevo fare?
Cerco di prendere le costine per la quarta volta, faro' una figura ma chi se ne frega? Intanto apro una nuova birra. Meno male che domani proseguo a insalatine e riso bollito.
Una settimana di questa roba e non ti salva nemmeno Erba Life.