sabato 30 luglio 2011

MUTANDE

Fare il bucato e' semplice, far venire pulita la roba e' un'altra cosa. Viene pulita la roba scura, non le mutande bianche. Prima di partire avevo pensato di portami delle mutande nere, sono terribili ma sone sempre pulite.
Ho dimenticato di farlo, ne ho portate quattro ma bianche.
Per distrazione sono rimasto senza mutande pulite. Non c'e' problema, uso le meno sporche. Ho fatto un esperimento che apportera' notevoli dati scientifici e conoscenza all'umanita': ho usato lo stesso paio di mutande bianche per sei giorni di seguito.
Temperatura media tra i 30 e i 45 gradi, sudore tanto, polvere molta, forse anche animaletti del bosco.
Risultato? Non fatelo mai perche' si rischia di prendere delle malattie.
La zona della mutanda che sta sopra la sella, capite bene quale, assume un colore mai visto prima in natura. Tutta la mutanda emana un odore che riporta alla mente lo scoperchiamento di tombe millenarie provocate dalla rottura delle fognature locali.
Se lo sapesse mia mamma, piangerebbe.

Oggi giorno di riposo, i ragazzi del Texas hanno insistito perche' mi fermassi un giorno con loro. Mettero' a posto il bagaglio e lavero' la mutanda col lanciafiamme.

Quindi, ragazzi, principianti, donne, signorine, se volete provare a fare la mutanda estrema, fatelo ma fate molta attenzione. Le prime volte sempre con l'istruttore vicino, mai da soli e sempre con un'arma da fuoco a portata di mano, la mutanda potrebbe animarsi e assalirvi. Passereste un brutto quarto d'ora.
Quando prenderete il brevetto di secondo grado che corrisponde alla cintura arancione, potrete avventurarvi da soli nel misterioso mondo della mutanda estrema.
Modestamente io sono gia' cintura nera, quinto Dan.

ARKANSAS DUE.

Aveva ragione la madre di Forrest Gump: "La vita e' come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita".
Iniziato di cattivo umore questa mattina, cielo plumbeo, aria appiccicosa, colazione imfamissima senza alternative.
Poco dopo aver lasciato una paese fantasma e' cominciata la strada di montagna.
Ho passato tutta la mattina da solo, come sempre, in una foresta nazionale stupenda. Piste larghe, cervi a profusione, alberi, miliardi di alberi e profumi. Il cielo celeste, la moto che scorre liscia, non potevo chiedere di meglio. Quaranta chilometri circa di sterrati senza vedere un'anima.
In un piccolo paese ho incontrato da benzinaio un bel gruppo di locali col quale ho passato una buona mezz'ora a parlare. Uno di loro ha voluto offrirmi la colazione numero due. Gran persone. E' saltato fuori che uno di loro ha visto Giacomo Agostini all'Isola di Man correre il Tourist Trophy negli anni '70.
Poi altri chilometri, tanti, tanti, tantissimi, di piste solitarie nella foresta. Gli unici che incontro sono i cervi, bellissimi. Ho trovato un tale che ha una collezione di macchine arrugginite degli anni 30, 40, 50, 60 davanti a casa. Direi circa duecento. Abbiamo passeggiato mezz'ora sotto un sole tremendo a guardare questi rottami bellissimi. E di ogni auto sapeva dirmi l'anno di produzione. Un artista, a suo modo.
Poi ho trovato tre motociclisti texani che mi hanno invitato a passare la sera e la notte con altri loro amici in una casa di montagna con aria condizonata, frigo pieno di birra, due cucine e, vivaddio, stasera cucino io pasta come si deve, Maccheroni all'aglione. Eccheccazzo, la vita ogni tanto riserva sorprese stupende.
Mi hanno trovato pure il concessionario Honda in Oklahoma dove cambiare le gomme che, poveracce, stanno calando a vista d'occhio. Che giornata!
Rileggendo, mi pare di aver scritto i pensierini delle elementari ma sono gia' alla terza birra e sono solo le cinque del pomeriggio.
Il bello di questi viaggi e' proprio questo modo di incontrare le persone. Cioccolatini sempre diversi. Bello.
Saluti a tutti.

venerdì 29 luglio 2011

ARKANSAS.

Giornata lunga bella tosta. Ho finito tardi perchè mi sono perso in chiacchiere con varie persone e tra le altre mi sono ingarellato ( ho fatto una gara) con un aereo che spruzza diserbanti sui campi. Mi spiego. L'ho visto volare sui campi. Dopo una mezz,ora passo davanti a in piccolissimo aereoporto e vedo che sta decollando. Inconfondibile, giallo canarino. Ti pare che non vado a ficcare il naso?
Trovo due ragazzi addetti al carico del liquido diserbante nell'aereo. Mentre il pilota spruzzava diserbante sui campi noi ci siamo organizzati per la gara di decollo. Due piste a disposizione. Quando il pilota è sceso per il nuovo carico gli hanno proposto il progetto e lui ha detto si ma l'ho visto preoccupato.
Bene, pronti, via, partiti. Mi sono messo in carena e messo dentro tutte le marce di Zia Mary Bombardona.
Ho attaccato subito, senza tattiche, a manetta. Poi lui, l'aereo, è entrato in coppia al punto che si è messo a volare. Zia Mary non vola ma a volte è come se lo facesse.

Le gomme oggi e ieri hanno subito un fiero colpo.
L'Arkansas è molto campagnolo, bellissimo, molte vacche e molti cavalli, oggi ho fatto 276 miglia che sono tante, circa 210 di pistoni infiniti e dritti come dei fusi. Tutti di una ghiaia e sabbia che stanno smerigliando le gomme. Sono al 50% dopo 1700 miglia e mi sa che ha ragione Fabio, dovrei cercare delle Desert sempre che qui le abbiano.
Baci a tutti, sono candito, vado a dormire.
Domani i monti, foresta nazionale.
Ciao.

giovedì 28 luglio 2011

MISSISSIPPI E CASINÓ,

Gran bella giornata, poco asfalto, e molte piste di ghiaione e sabbia rossa. Molto divertimento, la moto è ben piantata in terra, oscilla come quando si guida sulla sabbia africana ma ormai ci ho fatto l'abitudine. 
Nuovi incontri casuali.
Questa notte dormo in un hotel casinó. Qui sono tutti completamente pazzi.
Rodney, il barista del casinó, è talmente grosso che non potrebbe stare in una squadra di rugby.
La sala ha almeno 500 slot machines e l'ambiente è saturo dei suoni di tutte le macchine. Una follia collettiva.
Bella giornata. Trecentoventi km. Queste piste distruggono le gomme.      
Non ce la faccio a tenerle fino alle montagne rocciose. Si consumeranno prima.
Domani mattina entro in Arkansas.
Baci.
P.

mercoledì 27 luglio 2011

AL VOLO

E' dall'una circa che il termometro si e' piazzato sui 45 gradi e non si muove, delle due una; o si e' rotto oppure no.
Sono dentro un piccolissimo paesetto che si chiama non ricordo come, Crenshow forse, profondo Mississippi. sono entrato dentro la locale biblioteca a prendere del fresco, dentro ci sono solo bambini neri e ragazzini neri, sono l'unico bianco. Quando sono entrato si sono voltati tutti, credo per l'odore che emano, e si e' creato ancora piu' silenzio di quello che c'e' dentro una biblioteca.
In fretta la signora alla scivania mi ha trovato un pc in uso.
Un bambino a fianco a me ha fatto partire un video di youtube con dentro un nero che canta un pezzo rap, e' tutto un riecheggiare di mother fucker, fuck you man! Sonovabitch! Shit man! con imbarazzo dei pochi adulti presenti,.
Bellissimo il Mississippi, povero ma molto bello.
Anche oggi strani incontri.
Adesso me ne vado, puzzo troppo per stare in mezzo alla gente.
Stasera unico posto per dormire e' un hotel/casino' sulle rive del Mississippi River.
Ma amme', cazzo me ne frega?
Cia', Mother Fucker!

RISPONDO ANCORA.

Le gomme alla partenza erano al 70% circa, ho decisO di tenerle sapendo che avrei trovato molto asfalto in Delaware e in Maryland. Poi le temperature alte aumentano il consumo.
Il prossimo cambio dovrei farlo in Utah, spero che durino per salire sulle Montagne Rocciose, molte pietre lassù. Col cambio in Utah dovrei farcela a finire e a scendere fino a San Francisco.
Questa moto è eccezionale.
Saluti a tutti e grazie per la partecipazione e il sostegno.
P.

MISSISSIPPI!!!

Bellissimo! Il Mississippi è bellissimo e ancora meno abitato del Tennessee.
Avuto casini di navigazione ma li ho abilmente risolti, mi secca dirlo e fatelo pure sapere a Corrado Capra ma il GPS funziona e non sbaglia.
Incontrato altre persone meravigliose, mi hanno ospitato a casa loro, mi hanno offerto la più buona Coca Cola della mia vita. Ero mezzo perso nella verdura alle undici della mattina per via della mancanza di 20 miglia di roadbook e faceva già 40 gradi secchi. La signora Sue, che ha l'età di mia madre, mi ha fatto lei un roadbook volante per raggiungere il confine col Mississippi. Unito alla mia mappa non abbiamo sbagliato.
Piste rosse di sabbia e ghiaia e pietre.
Il Mississippi è bellissimo. Ci sono anche gli armadilli.
Elibet, non so se mi converto del tutto, certo le bandierine tibetane aiutano molto, eh!
Elibassi, quando torno ci facciamo trenette col pesto alla Elvis.
La moto va da dio, meno male che ho le gomme nuove, ho trovato dei pantani di sabbia e acqua da ricordo.
W l'ammore!
Grazie a tutti.