venerdì 15 aprile 2011

PATENTE INTERNAZIONALE.

È questa:


Ho delle cose da dire, a proposito.
Non ne avevo mai vista una prima di due giorni fa.
Ho sempre immaginato che essendo un documento che ha valore all'estero e NON in Italia avrebbe avuto un aspetto moderno e soprattutto ci sarebbe stato scritto qualcosa in inglese per mettere in chiaro subito di cosa si tratta.
Bene, non è così.
Intanto ha l'aspetto triste, povero, grigiolino, dimesso, obsoleto di un libretto degli anni 50'.
Assomiglia moltissimo a una tessera annonaria.
I fogli sono tenuti insieme da due graffette.
All'interno ci sono pagine uguali solo scritte in diverse lingue straniere che definiscono a quale categoria appartiene la patente italiana relativa e poche altre notizie. Elenco delle lingue in ordine di apparizione:
Norvegese... lo giuro, Arabo, Spagnolo, Cirillico, Cinese, Tedesco, Italiano, Inglese, Francese.
Ora, la Motorizzazione Civile Italiana rilascia due tipi di Patente Internazionale, solo una è valida per gli USA, quella che rientra sotto la Convenzione di Ginevra sulla Circolazione Stradale, firmata nel 1949.
Ma perché sulla copertina non c'è uno straccio di dicitura in inglese?

Per esempio potevano metterci:
 "Internescional Patent For Guidar the Macchin o the Mot". 
Isi, no?

In questo modo un poliziotto o un qualsiasi funzionario straniero capisce subito che si tratta di una patente internazionale e non di una tessera annonaria usata durante la guerra, come questa:


Vabbe'. 
Per fortuna adesso ce l'ho anche se nell'attesa di ritirarla, un'ora, mi hanno rotto un vetro e rubato la macchina fotografica e una giacca. Mortacci loro. E zozzi pure.

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