giovedì 2 giugno 2011

LUCIDITA' A SPRAZZI

Ho cominciato a "lavorare" all'organizzazione di questo viaggio lo scorso anno, a luglio.
Sapevo che ci voleva del tempo e che avrei imparato molte cose strada facendo. Ho preso vie che sembravano buone che poi ho scartato, mi sono venute idee fulminanti che mi hanno fatto esaltare quando poi si sono rivelate ovvi percorsi inevitabili.
Poco alla volta sono entrato dentro una sorta di lavatrice che ha cominciato a girare.
Tutto ha preso dimensioni e termini inaspettati, si sono aggiunte persone e con loro altre ottime idee che mi hanno donato e che ho applicato.
Altre persone ancora sono state reclutate quasi che fosse una "ferma obbligatoria" e quello che a luglio sembrava normale, già a novembre era completamente diverso e molto più vasto.
Poi il cestello della lavatrice ha cominciato a vorticare e questo porta alla distrazione. Il pensiero fisso è sempre lì, al viaggio. O meglio, alla parte di viaggio che in quel giorno o in quelle ore deve essere risolto. Sia che si tratti di procurare un nuovo attrezzo, sistemare al meglio le cose che devo portare o risolvere qualche problema col gps.
Ogni tanto però anche la lavatrice si ferma. Avete mai notato? Durante un ciclo, la lavatrice qualche volta si ferma, come se pensasse all'azione successiva.
Allora, in quei momenti, riemergo tra i panni bagnati. C'è improvvisamente silenzio, si sente in lontananza un sottile ronzio. Allora vivo un momento di lucidità dove vedo in che "casino" mi sono cacciato, mi viene un travaso di adrenalina in circolo e mi salgono su pensieri lucidi, uno su tutti: "Ma sei completamente fuori di testa? Ma dove pensi di andare? Non faresti meglio a stare a casa?" in effetti ci penso, poi riemergono le mille questioni relative al viaggio, il gps, le mappe, il portapacchi anteriore, la sabbia,, le montagne, la solitudine, i documenti, le gomme, gli attrezzi, e se si rompe la moto? e se piove per quattro giorni? e se finisco la benzina nel deserto? (sarei pirla), e se arriva un drago? e se gli indiani?, e se le cavallette? e se rimango chiuso dentro l'autolavaggio? In quel momento la lavatrice riparte, ricomincia l'immersione nei panni bagnati. Finito il momento di lucidità. Si ricomincia con le capriole.
Molta acqua, comunque.

3 commenti:

  1. ok, mi hai convinto, mi pare proprio un follia e quindi mi piace!!! cercherò di fare una cosa decente che non offenda l'intelligenza dei lettori. intanto "in bocca al lupo!". maurils

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  2. Sentire la tensione, l'adrenalina e normale prima di ogni viaggio, presentazione aziendale, partita di calcio, quei cento metri corsi da giovane ai giochi della gioventu. Ogni sfida ci permette di riscoprirci, di confrontarci e di misurarci, per setirci vivi. Poi finita la sfida ci rendiamo conto di quanto abbiamo sofferto nel'attesa e per quanto poco. Questo ci permette di voler cercare nouve sfide, con nuovi timori, pero sotto sotto con la conoscenza che ogni ostacolo si puo superare. Che spesso l'ostacolo piu grande sta nella nostra testa e imaginazione. Molti Americani si aventurano nel deserto, montagne e canyon con moto e ATV, per sport o per caccia, forse ci sara anche chi come te stara facendo il Trans America Trail (vedrai come tutti i motociclisti in USA si salutano). Sarai solo, ma non quanto pensi. I caldo sara la cosa piu difficile da sopportare che la pioggia secondo me, quando piove almeno che non ci sono alagamenti improvisi (flash floods del deserto) sara un solievo, se puoi trovati un posto dove accamparti un poco piu elevato. Pero non penso che piovera molto sopratutto negli stati ovest degli USA. Una pinza con blocco e utile anche per sostituire un leva delle marcie rotta. Un porta pacchi laterale di acciao e anche molto utile per proteggere la marmita e pannelli laterali di plastica se ti cade la moto. I ho notato che borse laterali morbide aiutano la moto ad asorbire l'impatto. Nei benzinai sperduti con pochi clienti ti conviene comprare la benzina premium (anche perche brucia a temperature piu alte), perche ci puo essere condensazione quindi aqua nelle cisterne.

    Ci sono diverse storie del Trans America Trail su www.advrider.com (in inglese)

    Un grande augurio di grandi scoperte.

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  3. Huaracheblog, complimenti. Ben scritto e ottimo italiano.
    Il Polpo (denominato per comodità, "il pusillanime") in effetti ha continuato con l'idea di questo viaggio, non ha mollato, ed oramai ha tutte le caselle incastrate perfettamente.
    Chapeau.

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