lunedì 15 agosto 2011

BAKER, NEVADA.

Ho deciso di fermarmi qui a Baker un giorno in più, si sta troppo bene, lontano da tutto. Sopra la porta della mia stanza vive una piccola comunità di rondini, davanti alla mia finestra cresce una piccola pianta di uva, vive e vegeta solo perché a venti metri corre un piccolo corso d'acqua che va a nutrire dei campi di erba medica coltivata nel mezzo del deserto e questo crea frizioni tra gli abitanti di Baker. Storie vecchie che risalgono al tempo in cui qui ci vivevano solo gli indiani.
Ho conosciuto altra gente, con la mente spalancata sul mondo e su mondi diversi dal proprio e questo mi piace molto.
Ne approfitto per rinnovare l'olio di Zia Mary e poi andrò a vedere delle grotte di un parco nazionale qui vicino.
In fondo la vita non è così grama.

8 commenti:

  1. Ma che scelta e scelta, noi vogliamo leggere del viaggio, ed invece tu ne stai lì a pettinare le bambole, facazz...sta !!1!

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  2. A Baker c'e' solo un negozio ed e' una panetteria.
    Giusto ?

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  3. Follow your gut as it seems to be guiding you well! The great mystery of America lies in the small places... enjoy them when they arise.

    Cheers!

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  4. Ok friend, but don't eat too much!

    Ale.Monfa

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  5. Ma che posto è?
    Non c'è Baker Street!
    In compenso ci sono Baker Avenue, Eureka street, Winnemucca street..... certo che potresti rubare un cartello di Eureka St... (chissà se c'è la faccia di Zio Paperone?).

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  6. Prendi una strada sbagliata e fingi di perderti..continua il viaggio e prosegui il sogno..NON tornare!gnao.
    Romanetta

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  7. Preparati , uomo, hai ancora un pezzo di deserto e li la sabbia nelle mutande fa uno strano effetto!

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