venerdì 26 agosto 2011

VERSO CASA MA NON ANCORA

Solo verso.
C'era la nebbia questa mattina, era tutto grigio.
Dopo la colazione sono uscito a cercare Zia Mary Bombardona. Stava dove l'ho lasciata. Ha fatto due parole con una Mercedes ma alla fine non si sono capite, Zia Mary parla altre lingue e non è mai stata in un autolavaggio.
L'ho mestamente portata dallo spedizioniere. Avevamo un'aria un po' spersa mentre giravamo per South San Francisco alla ricerca dello spedizioniere. Come una barca in un bosco.
Le ho scollegato i cavi della batteria, le ho tolto tutta la
benzina, ho lasciato un po' di borse con lei che le faranno compagnia durante questi giorni di attesa e durante il volo.
Alla fine ho dovuto lasciarla da sola, cazzo mi è dispiaciuto lasciarla e confesso che avevo gli occhi lucidi.
Allora ho deciso che mi serviva andare a spasso per San Francisco. Il pulmetto dell'albergo mi ha portato alla stazione della metro e ho vagato per la città. Mi sono comperato del pane vero, fatto con pasta madre, un formaggetto fresco di capra fatto in california davvero buono e ho goduto di quel pranzo guardando i traghetti del porto che andavano avanti e indietro. I piccioni mi hanno assalito come le zanzare, neanche con le mazzate se ne vanno. Ho dovuto strangolarne sei o sette e finalmente l'ottavo si è convinto a lasciarmi in pace.
Però c'è aria di smobilitazione, la festa pare finita, anche i musicisti hanno fatto su i loro strumenti e buonanotte ai suonatori.
Metto la foto di un italiano nato in usa 95 anni fa da veri italiani. È ancora vivo. Possiede circa metà di South San francisco, e non è una esagerazione. Pazzesco.
San francisco è una bella città, piena di gente bella e strana.

Ogni tanto mi viene in mente l'ultima sera, quella passata ad ascoltare il mare al buio e a guardare le stelle danzare. Non me la potrò mai scordare. La dentro c'è tutto, c'è il significato pieno di questo viaggio e starà con me per sempre.
Questa sì è davvero una ricchezza che vivrà nel cuore per sempre.

5 commenti:

  1. Chissà se Mr. Poletti è parenti di...... tu sai chi.
    Continua il tuo giroingiro a Frisco, troverai altro di interessante.
    Lo so.

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  2. Che tristezza avere la consapevolezza che al mattino appena acceso il pc non troverò più i tuoi bei report!
    Grazie per i bei momenti che mi hai donato, a presto.

    Ale.Monfa

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  3. cerca di farla durare ancora un po', perchè qua è veramente dura ....
    grazie e a presto
    claudiochiu

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  4. Questa sì è davvero una ricchezza...
    mi hai convito a comprare "i viaggi di Juppiter", a ricercare una buona XR, a risvegliarmi dal mio torpore. Spero di incontrarti prima o poi!
    Good luck!

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  5. Phil Hip Poh Tcheckootchee26 agosto 2011 alle ore 12:10

    Forse non è giusto, ma mi viene in mente "Stranamore" di Roberto Vecchioni:
    "Ed il più grande
    conquistò nazione dopo nazione,
    e quando fu di fronte al mare si sentì un coglione
    perchè più in là
    non si poteva conquistare niente;
    e tanta strada per vedere un sole disperato
    e sempre uguale e sempre
    come quando era partito."

    ...

    Un abbraccio,
    Phil Hip Poh

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